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La Storia

Tutto ebbe inizio con Giano. Non a caso, proprio al culto del dio romano che regola gli inizi, i passaggi, le trasformazioni, si deve il nome e l’incipit della storia di Argiano. Ara Jani, il tempio dedicato al dio Giano, fu edificato nella parte finale della lunga collina di Argiano. Si dice che il nome venga proprio da questo, anche se altre ipotesi fanno riferimento al nome del vicino fiume Orcia. Da allora, le trasformazioni ad Argiano non sono mancate. Dal tempio nasce la cappella di famiglia, tutt’ora presente nella proprietà.

IL NUOVO RINASCIMENTO DI ARGIANO

Dinanzi alla cappella, in epoca rinascimentale, la famiglia Pecci decide di costruirvi un edificio unico nel suo genere: Villa Bellaria, che diviene presto il centro delle attività produttive e culturali della regione. Un luogo magico, destinato ad una fulgida storia e a divenire punto di riferimento per la produzione del Brunello di Montalcino. Quasi cinquecento anni di vita, che rivivono oggi nel Nuovo Rinascimento di Argiano, iniziato nel 2013 con il completo restauro degli edifici storici e della produzione dei vini. Proprio come Giano, il dio bifronte, Argiano volge oggi il suo sguardo al passato, trovando i valori più saldi nella tradizione e nell’identità di Montalcino, dai quali si origina un futuro di sostenibilità e nuovi inizi.

813

Un diploma di Ludovico il Pio è il primo documento ufficiale che menziona Argiano, attestando la cessione della chiesa di Argiano all’Abbazia di Sant’Antimo.

1212

Argiano viene ceduta dall’Abate di Sant’Antimo a Siena e ha inizio del passaggio di proprietà tra varie famiglie senesi.

1581-1596

Sono gli anni della costruzione di Villa Bellaria da parte della famiglia Pecci che, seguendo lo stile architettonico del senese Baldassarre Peruzzi, fa realizzare “il più bel palazzo di campagna dello Stato Senese”, come riferito da Bartolomeo Gherardini, messo mediceo nel 1616.

1840

Anno di nascita di Ersilia Caetani Lovatelli, nobildonna e grande letterata, prima donna iscritta all’Accademia dei Lincei, che contribuisce alla diffusione del vino di Argiano nei salotti italiani ed europei. Lo assaggia anche Giosué Carducci, al quale si deve la frase: “nella quale asprezza mi tersi col vin d’Argiano, il quale è buono tanto”.

1932

Iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti internazionali: Argiano ottiene la Medaglia al Salone Alimentare di Bruxelles.

1967

Argiano è una delle cantine fondatrici del Consorzio del Brunello.

1995

Giacomo Tachis, insieme all’allora proprietaria Noemi Marone Cinzano, realizza la prima annata del Solengo: un vino unico per Montalcino, che resterà nella storia dei grandi supertuscan.

2014-2022

Argiano viene acquisita da André Santos Esteves. Inizia il “nuovo Rinascimento” della tenuta, con lo studio dei suoli che vede la collaborazione di Pedro Parra e il progetto di restauro di Villa Bellaria ad opera dell’architetto Filippo Gastone Scheggi.

2015

Si vendemmia la prima annata del Vigna del Suolo: una vigna storica, piantata nel 1965 e dai suoli ricchi di marna calcarea, finalmente valorizzata e lasciata esprimere nel primo cru di Brunello di Argiano.

2016-2021

Argiano è un’azienda biologica certificata, che pone al centro del suo processo produttivo i temi dell’ambiente e della sostenibilità: diviene la prima azienda plastic free di Montalcino e ottiene la certificazione di Carbon Neutrality.

2023

Arriva un grande riconoscimento internazionale a coronamento di dieci anni di lavoro: il Brunello 2018 di Argiano è il Wine of the Year nella Top 100 della rivista Wine Spectator.

2024

Argiano è un’azienda certificata Equalitas, dimostrando l’impegno continuo per la sostenibilità in tutti i processi produttivi. 

813

Un diploma di Ludovico il Pio è il primo documento ufficiale che menziona Argiano, attestando la cessione della chiesa di Argiano all’Abbazia di Sant’Antimo.

1212

Argiano viene ceduta dall’Abate di Sant’Antimo a Siena e ha inizio del passaggio di proprietà tra varie famiglie senesi.

1581-1596

Sono gli anni della costruzione di Villa Bellaria da parte della famiglia Pecci che, seguendo lo stile architettonico del senese Baldassarre Peruzzi, fa realizzare “il più bel palazzo di campagna dello Stato Senese”, come riferito da Bartolomeo Gherardini, messo mediceo nel 1616.

1840

Anno di nascita di Ersilia Caetani Lovatelli, nobildonna e grande letterata, prima donna iscritta all’Accademia dei Lincei, che contribuisce alla diffusione del vino di Argiano nei salotti italiani ed europei. Lo assaggia anche Giosué Carducci, al quale si deve la frase: “nella quale asprezza mi tersi col vin d’Argiano, il quale è buono tanto”.

1932

Iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti internazionali: Argiano ottiene la Medaglia al Salone Alimentare di Bruxelles.

1967

Argiano è una delle cantine fondatrici del Consorzio del Brunello.

1995

Giacomo Tachis, insieme all’allora proprietaria Noemi Marone Cinzano, realizza la prima annata del Solengo: un vino unico per Montalcino, che resterà nella storia dei grandi supertuscan.

2014-2022

Argiano viene acquisita da André Santos Esteves. Inizia il “nuovo Rinascimento” della tenuta, con lo studio dei suoli che vede la collaborazione di Pedro Parra e il progetto di restauro di Villa Bellaria ad opera dell’architetto Filippo Gastone Scheggi.

2015

Si vendemmia la prima annata del Vigna del Suolo: una vigna storica, piantata nel 1965 e dai suoli ricchi di marna calcarea, finalmente valorizzata e lasciata esprimere nel primo cru di Brunello di Argiano.

2016-2021

Argiano è un’azienda biologica certificata, che pone al centro del suo processo produttivo i temi dell’ambiente e della sostenibilità: diviene la prima azienda plastic free di Montalcino e ottiene la certificazione di Carbon Neutrality.

2023

Arriva un grande riconoscimento internazionale a coronamento di dieci anni di lavoro: il Brunello 2018 di Argiano è il Wine of the Year nella Top 100 della rivista Wine Spectator.

2024

Argiano è un’azienda certificata Equalitas, dimostrando l’impegno continuo per la sostenibilità in tutti i processi produttivi. 

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