aeclub-logo

Le Persone

Argiano è un posto fatto di persone: è un luogo intriso di dedizione, passione, coraggio e forte legame con il territorio.
I suoi quasi 500 anni di storia rendono Argiano da sempre parte integrante della cornice ilcinese, un luogo dove ogni pietra racconta il passato di una terra dove la produzione del vino ha origini antiche. Un passato importante che non è di intralcio, non trattiene, anzi oggi ne costituisce una base solida per un team affiatato che lavora con impegno, sintonia e responsabilità a rendere Argiano un’eccellenza italiana.

“Il senso del tempo ad Argiano è importante, ci si misura con oltre quattro secoli di storia e con una tradizione produttiva che ha inizio dai primi del ‘600. Riportare Argiano come punto di riferimento culturale e qualitativo della zona era e resta il desiderio della proprietà Esteves. Ed è questa oggi la mia missione: rendere Argiano uno spazio aperto, capace di attrarre cervelli e che produca idee per il futuro. Una realtà capace di far brillare il passato glorioso e farne la forza per il futuro. Oggi Argiano è una realtà sostenibile, una sostenibilità che è rispetto per gli altri, per l’ambiente e per la sua storia, una storia di cultura. Da qui, il grande lavoro di rinascita della cinquecentesca Villa Bellaria e il rilancio di vini di territorio. Argiano è armonia, eleganza e gusto in tutto quello che facciamo. Rispetto e consapevolezza sono i due concetti chiave con cui decliniamo la qualità, distinguendoci con scelte enologiche ed etiche definite. Un modello colto, ricco di passato con lo sguardo al futuro. E’ il Giano più che mai.

Bernardino Sani – CEO ed enologo

“Ad Argiano produciamo vini di grande Terroir. Grazie a una geologia estremamente vocata alla viticoltura, esaltata dalla vigoria della microflora e la microfauna del vigneto, ma anche dalle persone che ci lavorano, raccontiamo la storia di un grande territorio. Vogliamo che la vite torni ad essere protagonista e che sia il centro, la chiave di volta dell’intero processo produttivo. Crediamo che la vite non debba essere modellata a piacimento, ma che vada studiata, capita, interpretata, rispettata; crediamo che non la si debba plasmare, ma lasciarla esprimere, narrare un luogo, un clima, un’annata. Per farlo è fondamentale conoscere e riconoscere la diversità, un modello agricolo dove si vive il vigneto quotidianamente, effettuando scelte appropriate che sappiano valorizzare quest’eterogeneità. Una diversità che ad Argiano significa equilibrio … e quando un vigneto è equilibrato è in grado di produrre un vino di grande qualità”.

Francesco Monari – COO e agronomo

UN'AGRICOLTURA ETICA

Tutto inizia dalla vigna, curata con attenzione e rispetto seguendo le pratiche di un’agricoltura sostenibile e consapevole. Un vigneto dove profumi e colori sono parte integrante di un ecosistema concepito nella sua interezza, un habitat sano sia per l’uomo che per le piante, un’agricoltura etica che promuove pratiche virtuose così da garantire armonia tra l’attività produttiva e l’ambiente.

UN VINO SOSTENIBILE

In cantina si sceglie l’espressione del terroir per creare un prodotto d’eccellenza che sia elegante e vero. A questo si associa una scelta di sostenibilità che oggi è parte integrante dell’identità di Argiano e che tiene conto di aspetti globali come l’ utilizzo responsabile delle risorse in tutta la filiera produttiva.

UN'ACCOGLIENZA GENEROSA
Un vino che parla della storia del Sangiovese. Un vino che è fatto di storie, storie di strade che si incrociano, storie di progetti visionari che si realizzano, storie di uomini e donne che con entusiasmo raccontano ogni giorno l’anima più profonda di Argiano.
La generosità dell’accoglienza è quella che ci caratterizza: una squadra che con passione, entusiasmo e dedizione prende tutto il tempo per narrare Argiano e i suoi vini, le scelte più recenti e i progetti futuri. 
WEB CREDITS
TOBUGROUP Soluzioni digitali

sito web
MEDIA CREDITS
SENIO FIRMATI

Instagram: @seniofir
ROBERTO FORTUNATO

Instagram: @robifortunato
DIEGO POGGIALINI

Instagram: @diegopoggialini_photo
FRANCESCO MONARI